Una spolverata bianca suggestiva nella notte, poi via via con la temperatura che sale, l’arrivo della pioggia. Ma nemmeno il maltempo ferma il Carnevale di Schignano che, nei secoli, ha visto certamente di peggio. La neve l’avevano attesa e invocata in particolare i fotografi, entusiasti di immortalare Brut e Mascarun immersi nei fiocchi bianchi. E lo zero termico effettivamente è arrivato puntuale nelle ore della sera di venerdì 28 febbraio. Una spolverata bianca ha subito reso il panorama suggestivo. Poi con le prime ore del mattino, però, con la temperatura che progressivamente si alzava ecco che la neve ha via via lasciato il posto all’acqua. Peccato. Ma il tradizionale corteo non cambia programma. Lo spettacolo va in scena, sempre e comunque.
Così fin dalle prime ore del mattino, nelle case di Schignano e delle sue frazioni, i residenti, oltre alle tradizionali maschere lignee, hanno iniziato gli abituali preparativi della vestizione. Qualche straccio e calzamaglia in più per i Brut sotto i malconci abiti di rito e qualche calzettone in più ai piedi per i Mascarun che hanno la fortuna di potersi riparare sotto gli ombrellini sgargianti soliti portare con sè nella sfilata, dando sfoggio di eleganza.
Completamente al riparo sotto gli abiti di pelle di pecora, i Sapeur dovranno invece adottare un trucco pesante e resistente alla pioggia. La loro faccia nera, infatti, non può certo rivelare l’identitĂ reale. BasterĂ una mano di trucco in piĂą?