Tre cioce! Un Zep che si fa attendere a lungo. Una doppia fuga e un bagno di folla. Pieno di pubblico e di consensi per il martedì grasso del Carnevale di Schignano, quello che da sempre è il momento clou dei festeggiamenti. In una piazza San Giovanni gremita, ieri alle 14.30 il via all’ultimo corteo del carnevale in direzione Retegno. Al ritorno, poi, tutii di nuovo in piazza ad attendere il Carlisep, che sulla portantina in legno sostenuta dai giovanotti della Vegeta (i coscritti di leva quest’anno al 18° anno di età), ha fatto l’ingresso trionfale solo verso le 17.15. Pianti, urla e strepitii per il fantoccio del Carnevale che si appresta a consumare le sue ultime ore di vita prima del rogo serale, a mezzanotte. Ma il Zep non si arrende, scioglie le corde e fugge all’impazzata tra le contrade di Schignano, inseguito da brut e mascarun che lo riacciuffano a fatica. Riportato in piazza ecco la seconda fuga, più lunga, e il definitivo “arresto”. Nulla da fare, anche quest’anno il carnevale deve arrendersi: il Zep torna fantoccio e guida il corteo verso il centro civico, dove la serata tra musica, cena, balli e soprattutto brindisi, accompagnerà i presenti verso la mezzanotte, momento in cui il tradizionale fantoccio viene bruciato, dandogli l’arrivederci al prossimo anno.