Pareva destinato ad essere un Carnevale atipico, con l’interrogativo su chi vestisse i panni della figura della Ciocia, l’unico personaggio del Carnevale di Schignano autorizzato a parlare. E invece ecco che alla fine è arrivata la piacevole sorpresa di vedere tre Cioce. Personaggio petulante, bistratta moglie del Mascarun, la Ciocia è rigorosamente interpretata da un uomo, con volto sporco di fuliggine, in abiti da tipica donna del focolare domestico. Legata al proprio marito da una corda, la Ciocia rappresenta la condizione della donna sottomessa, costretta a dedicarsi interamente alle vicende di casa, trascurata dal marito, cui piace invece fare la bella vita. Indossare i panni della Ciocia è il compito più arduo, in quanto occorre avere facilità di parlantina, lingua lunga e tagliente ma allo stesso tempo divertente. E soprattutto occorre reggere la scena per diverse ore, muovendosi sui tradizionali zoccoli di legno, senza poter mai tacere. Qui sotto puoi guardare alcune immagini della prima Ciocia “sbucata ieri tra la folla del martedì grasso”.
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