Il carnevale

“Il rintocco dei primi campanelli e campanacci che misteriosi all’albeggiare si rincorrono per le pittoresche e lastricate strettoie, danno il benvenuto al Carnevale di Schignano. Seguendo una tradizione secolare che si perde nei racconti della memoria, ancora una volta il paese intero si ferma per accogliere l’ennesima travolgente lotta sociale tra Brut e Mascarun”.

Carnevale di Schignano, Brut e Mascarun
Brut e Mascarun: una lotta secolare

Divertente, emozionante, ma soprattutto coinvolgente, questa eterna sfida di classe tra “uomini semplici e ricchi”, ogni anno, rispettando le cadenze del rito romano, anima il Carnevale in questo angolo di Val d’Intelvi, tra verdi monti che paiono pronti a tuffarsi nel blu del Lago di Como.

Spettacolo nello spettacolo, il Carnevale di Schignano si tramanda di generazione in generazione, rispettando tradizioni che esaltano l’aspetto folcloristico e culturale di uno dei Carnevali maggiormente ricco di fascino, e proprio per questo spesso oggetto di studi e ricerche.

Accompagnati dalle note della Fughèta, la tradizionale bandella di paese, dietro enigmatiche maschere scolpite a mano nel legno, i Brut catturano l’attenzione dei numerosissimi presenti con balzi, cadute e abiti che richiamano uno stile di vita umile, ricoperti da stracci, pelli di animali e pesantissimi campanacci. Seri, distinti e ricoperti di pizzi, merletti e ninnoli, i Mascarun (i Beii) rappresentano invece la classe benestante.

Altre figure (i Sapoeur, la Ciocia, la Sigurtà, il Carlisepp) animano poi i cortei, proiettando nel mondo contemporaneo uno spaccato di vita dei tempi che furono. Tutti si danno un gran da fare, ma nessuno può parlare, ad eccezione della Ciocia, moglie-serva del Mascarun.

Insomma, una allegra confusa baraonda in cui ogni personaggio ha un ruolo e un doppio compito: quello di conservare una suggestiva antica tradizione e al contempo regalare un’esperienza unica, multisensoriale, a quanti scelgono di gustare dal vivo i colori, i suoni, gli odori e i sapori del Carnevale di Schignano, splendida meta per una gita sul Lario e tra le sue valli, alla ricerca di ancestrali rituali tramandati di padre in figlio nei secoli.